Cari lettori, posso affermare con assoluta certezza che non mi basterebbe una giornata intera per parlare delle migliaia di libri che ho letto in vita mia, ma mai nessuno di questi mi ha colpito così tanto come quello di cui sto per parlarvi oggi.
Senza troppi giri di parole e preamboli oggi vorrei discutere con voi sul capolavoro dello scrittore Joel Dicker: la verità sul caso Harry Quebert!
Trentatre anni dopo la scomparsa di Nola Kellergan il suo corpo viene ritrovato sepolto nel giardino del famoso scrittore Harry Quebert, accusato dunque dell’omicidio della povera ragazza quindicenne. Marcus Goldman, anch’esso scrittore e caro e fedele amico di Harry, si movimenta affinché la verità salti fuori, ed è così che inizia il suo viaggio all’interno del piccolo paesino di Aurora. Ci sono grandi domande a cui rispondere: chi ha ucciso Nolla Kellergan? È stato davvero Harry, l’amico al quale si è affidato per così tanti anni? E per quale motivo lo avrebbe fatto?
Si tratta di un libro molto corposo che conta quasi ottocento pagine, dunque a prima vista potrebbe spaventare il fatto di impegnarsi in una lettura così apparentemente pesante, ma non preoccupatevi, proprio come nella trama, anche l’aspetto esteriore del libro inganna rispetto a ciò che realmente cela all’interno.
Incomincio col dirvi che la narrazione è molto semplice, non vengono usati termini particolarmente difficili, anzi, ci imbattiamo in qualche parola scurrile che rende il testo piacevole e cattura facilmente l’attenzione del lettore permettendogli di lasciarsi trasportare, convincendolo addirittura di trovarsi lui stesso tra le strade della piccola cittadina.
La narrazione si alterna tra prima e terza persona a secondo se siamo nel ‘’presente’’ oppure nel ‘’passato’’; i personaggi sono pieni di carattere, descritti talmente bene che ci si affeziona come fossero persone vere, alcuni li odierete, di altri invece non riuscirete a farne a meno.
Visto l’arco temporale è apprezzato il fatto che lo scrittore mantenga fede al carattere dei personaggi, che si ritrovano ad essere sempre gli stessi anche trentatré anni dopo l’accaduto.
Qualche nota di demerito la devo assegnare al fatto che spesso troviamo un argomento ripetuto più e più volte, mi spiego meglio: è comprensibile voler rinfrescare la memoria del lettore che molto probabilmente non si ricorda di una precisa risposta che due personaggi si sono dati all’inizio del libro, ma riportare la stessa risposta per più pagine può essere a lungo andare stancante, motivo per il quale l’ho considerato un po’ prolisso, ma nulla sul quale non ci si possa passar sopra.
Un altro aspetto molto curioso è il mix di generi che si racchiudono in un solo romanzo:
-Sei un aspirante scrittore? Bene, questo libro ti darà esattamente trentun consigli su come diventarlo e su cosa bisogna fare per avere successo.
-Soffri per amore? Questo libro soffrirà insieme a te, ti farà compagnia quando ti sentirai solo e ti darà un pizzico di consolazione laddove non riuscirai a trovare nient’altro. Ti farà credere che esiste ancora una speranza, che niente è perduto, e che ci son forze più grandi di noi che segnano già il nostro destino.
-Ami il genere thriller/poliziesco? E allora preparati, perché la curiosità, la voglia e la necessità di sapere come sono andate realmente le cose non ti faranno dormire la notte pur di finire sempre quel famoso ‘’solo quest’ultimo capitolo e poi basta’’.
A differenza delle altre volte, non posso soffermarmi molto per argomentare la storia, poiché qualsiasi parola io vada a scrivere oggi, potrebbe rovinarvi qualche scoperta nel percorso della vostra lettura. Quindi con grande rammarico mi devo accontentare di dirvi solo queste poche parole: il romanzo scritto da Joel è un vero capolavoro, e non lo dico con molta facilità, sono sempre molto scettica quando incomincio un libro, eppure è tra i pochi eletti acclamato dalla critica. Non è la storia soltanto a farvi emozionare e appassionare, ma è il modo in cui lo scrittore racconta momenti e fatti che ti faranno sorridere e piangere allo stesso tempo, è la capacità di immedesimarsi e di trascrivere delle emozioni nero su bianco. Non è molto facile come sembra, ciò che proviamo e ciò che sentiamo non può essere sempre spiegato, ma in quella piccola ragazza quindicenne, e in molti altri personaggi all’interno della storia, troviamo emozioni tanto forti da lascarci un segno indelebile.
Se vi sentite soli, se volete nuovi stimoli e nuove emozioni, allora lasciatevi trasportare dalle parole di Dicker, e vi sentirete meglio.
P.S. È stata creata una mini serie da 10 episodi con Patrick Dempsey, serve dire altro..?