Quanto effettivamente le parole sono importanti in un contesto sociale, amoroso o professionale?
Cosa succederebbe se ci privassimo di esternale? Quanto le conseguenze sarebbero impattanti sulla nostra vita?
Il nuovo romanzo che vi propongo oggi, edito dalla Publishing Flowers, ha alla base un concentrato di parole dette e non dette, pensate e spezzate, aggravate e dolorose. Ci si sofferma davvero poco a dare loro importanza, ma credo che dopo questa lettura sia più facile capirne il ruolo.
Beh, iniziamo!
TRAMA
Logan e Skylar Le Blanche condividono l’odio per l’amore e per chi, in passato, li ha fatti soffrire. Entrambi credono che nessuno possa innamorarsi e tenere all’altra persona come i loro nonni perché i cuori di una volta si sono ormai estinti.
Il vero mostro, però, non si annida in questo grande sentimento, ma nei polmoni di chi non è ancora pronto a dire la verità sul male che sta succhiando la sua aria. Si innescano così una serie di eventi, di viaggi, di conoscenze, di incontri all’ultimo minuto, fatti per rubare alla vita qualche momento in più.
L’eccezione però non tarda ad arrivare, nonostante ora sembri troppo tardi per qualsiasi cosa, persino per amare.
Negli anni più difficili della crescita, tra alcol, sesso, incomprensioni, atti d’amore, toccate e fuga, lezioni a scuola e feste nei dormitori più alla moda, i protagonisti troveranno la loro eccezione? O sarà troppo tardi per stringerla tra le braccia tremanti?
Parto, come mio solito, dando un umile e personale parere su come, ai miei occhi, si è presentato il testo: premetto che nessun libro sarà mai perfetto e immacolato, ci sarà sempre un refuso, sfuggito anche all’occhio più esperto. Sin da subito ho notato un diverso stile all’interno della storia, un po’ contrastante, che accoglieva spesso termini di uso troppo comune abbinati ad altri appartenenti a contesti più formali ed elevati, dando una prospettiva poco lineare all’intera opera. Molte descrizioni le ho reputate del tutto opinabili e oserei dire quasi scontate, ma nel complesso la lettura scorre molto veloce e ci si immerge facilmente all’interno della storia.
Una particolarità che ho subito notato è che la storia è povera di scenari esterni, il che rende il tutto ancora più interessante, dando spazio ai personaggi e alla loro crescita emotiva.
La storia in sé si svolge sotto la descrizione di quattro punti di vista differenti, che confluiscono in un unico racconto carico di emozioni e avvenimenti, poco più o poco meno piacevoli.
Mi sono immaginata una sorta di piramide emozionale, dove partendo dalla punta, che costituisce una sorta di scudo umano, si arrivi fino alla base, nonché alla vera essenza dei protagonisti.
All’inizio ho citato il significato delle parole, quanto esse possano essere importanti e come possano essere usate come arma, sia contro qualcuno che contro se stessi, ed è proprio delle parole che ogni singolo personaggio si munisce e si priva, fino ad arrivare a quello che è lo scopo finale della storia.
L’individualismo e la lotta emotiva che emergono dal racconto sono percepibili in ogni riga.
Le autrici sono state brave a donare loro uno scenario adatto, dove essi hanno potuto far emergere la loro vera essenza.
Come già detto non ci sono molte ambientazioni, se non quelle essenziali alla storia. Credo si sia volutamente lasciato spazio a questo crescendo, che via via è diventato sempre più intenso.
Per un occhio poco attento ciò che emerge inizialmente è un contesto erotico e possessivo, che personalmente lo reputo una maschera che cela qualcosa di più profondo e vivo.
Sono molti i temi trattati: alla base di tutto c’è amore e possessione, via via leggendo incontriamo anche il lutto, la violenza, il bullismo, l’amicizia e molto altro ancora.
Salta alla luce l’affetto fraterno, e credo non sia un caso che il tema venga fortemente marcato, curato e valorizzato, considerando che le autrici sono due sorelle che hanno inserito i loro sentimenti in un’opera.
Se c’è una cosa che ho sempre amato fare durante la lettura di un libro è cercare di capire cosa effettivamente l’autore voglia trasmettere a noi lettori. Se ci si ferma alla superficie non si riuscirà mai a comprendere ciò che ci viene detto attraverso poche ma significanti righe, e ciò che ho estrapolato da tutto l’intero libero è questa perenne lotta emotiva che lacera i personaggi e li costringe ad una sofferenza che potrebbe cessare nell’esatto momento in cui decidessero di dar spazio a una qualsiasi emozione.
Sono stata molto contenta di essermi imbattuta in questa storia, posso rivelare poco sui personaggi, poiché rischierei di dire più di quanto mi sia effettivamente concesso.
Aspetto con ansia di poter leggere il seguito per capire come la storia si evolverà, ma nel frattempo, se siete alla ricerca di una lettura particolare e originale, allora fate un’eccezione, e leggete questo libro.
