giovedì 30 giugno 2022

ATTRAVERSO LE FESSURE VOL.1

Mi ritengo abbastanza soddisfatta delle mie letture mensili, tra le quali metto in primo piano il primo volume di un'autrice emergente, della quale vi ho già parlato con la trilogia "Le streghe i Blackhollw".

Anche questa volta, Cecilia, mi ha emozionata, riportando una tematica molto sensibile, e poco parlata, all'interno della sua storia. 

Ma andiamo al dunque.


TRMA

Quando chiudo gli occhi, posso ancora sentirle. 
Le urla. 
Il dolore. 
Come se mi appartenessero. 
Come se ormai fossero parte di me. 
Non importa quanto mi sforzi, il passato sembra sempre tornare a perseguitarmi. 
Credevo bastasse trasferirmi dalla parte opposta del paese. Far finta di essere normale. Se lo faccio abbastanza, prima o poi diventerà reale, giusto? Non è così che funziona? 
Credevo bastasse a tenere a bada i fantasmi. Loro continuano a tornare, però, e per quanto vorrei potermi girare dall’altra parte e far finta di niente come al solito, non sembra funzionare. 
Spero solo che, questa volta, la caduta sia meno dolorosa.



Questo paranormal fantasy, dal carattere mistery, è stato senza dubbio una bella scoperta. Rispetto, magari, ad altri libri, ho trovato un po' lento lo svolgimento della trama, ma in relazione al fatto che si tratta di una trilogia, con una storia incentrata su un mistero da risolvere, direi che attirare la curiosità del lettore, affinché arrivi fino alla fine, per scoprire le vicende, direi che è una giusta mossa.

Lo stile dell'autrice è molto semplice, facilmente leggibile, senza troppa difficoltà ad immedesimarsi nella storia, grazie all'uso di un linguaggio pulito e non complesso, che non penalizza minimamente il racconto.

Ciò su cui mi voglio soffermare, è il tema affrontato nel libro. Il tocco di fantasy è quasi impercettibile, si evidenzia maggiormente l'aspetto poliziesco assieme a quello di carattere sociale. Non ho letto molti libri che trattano la schizofrenia, e come la sintomatologia sia invalidante per l'uomo.

La descrizione della sofferenza, non solo mentale, ma specialmente fisica, vuole essere motivo di diffusione e conoscenza, un invito ad essere più empatici verso chi ne soffre, e a interfacciarsi con quella che è la situazione della vita reale. L'uso dei farmaci, tra adolescenti, sta diventano un fenomeno molto ricorrente. Non sarà di certo un libro fantasy ad aiutarli, ma sono i che certa che, per coloro che cercano rifugio nella lettura, potranno trovare conforto tra le parole di Cecilia.

Sono in attesa di continuare la trilogia, ma al contempo restia a leggere il secondo volume, fintanto che non uscirà il terzo. 

Sicuramente troppo presto per dare un giudizio definitivo, rischio che Cecilia mi ammazzi qualche personaggio che adoro, e dovrò interrompere la nostra collaborazione, e scambiarci due paroline, ma sono fiduciosa non lo farà.

Ad ora, è sicuramente una lettura che vi consiglio, se vi piace il genere. Restate aggiornati per gli sviluppi.


martedì 21 giugno 2022

UN UOMO BUONO E CORROTTO - CRIPPLE VALLEY 2

Cari lettori;

spesso il sogno di uno scrittore, blogger, lettore, è quello di avere l'opportunità di poter esprimere le proprie parole nero su bianco. Di avere l'occasione di esternare il suo pensiero, nella speranza di potersi rendere utile, e poter aiutare gli altri con un consiglio.

Negli ultimi tempi molti autori emergenti si sono affidati a me, consegnandomi in mano anni del loro duro lavoro, fiduciosi di trovare un riscontro non positivo, ma veritiero.

Per la prima volta questa mia esperienza si interfaccia con una casa editrice diretta, che mi ha concesso il privilegio di leggere un inedito, affinché io dia un parere sincero e onesto.

Oggi dunque voglio parlarvi di un nuovo romanzo, in uscita il 12 Luglio 2022, ed edito da Triskell Edizioni.


TRAMA

È un ex colonnello. Un killer su commissione. L’amante di un boss malavitoso. E anche un gigolò. Sebastian DeMar è tutte queste cose. Ha imparato a convivere con i suoi peccati e pensa che la sua anima è ormai corrotta, che non può più redimersi. Fino a quando non incontra Jean “John” Fontenot, che riesce a intravedere ciò che di buono è rimasto in lui. L’amore sembra quindi la risposta. C’è solo un piccolo problema: John è un detective della polizia di New Orleans, e a Sebastian è stato dato l’incarico di ucciderlo.


“Com'è aver amato e poi perso quell'amore?” 
“Te lo dico io com'è. E' una condanna all'inferno. Il tuo corpo continua a vivere, i tuoi polmoni a respirare, in cuore a battere, ma dentro, tu non esisti più”



Ho trovato la storia molto fluida e scorrevole, animata da un linguaggio colorito e qualche volta scurrile, che riporta l'ambiente crudo e schietto della circostanza.

Lo stile è semplice e lineare, e l'autrice sceglie di accogliere diversi points de vue, permettendo al lettore di avere un racconto della storia visto con un'angolazione a trecentosessanta gradi.

Dico sempre che la lunghezza di un romanzo non fa il romanzo stesso; qui abbiamo una storia di poco meno di duecento pagine, che racchiude molte tematiche, emozioni, e sentimenti.

Personalmente, però, vedo come se la storia fosse intrappolata in un barattolo troppo piccolo per poterla contenere; come se stesse lottando per uscire fuori e irradiarsi.

Ciò per dire che molte parti si sarebbero potute approfondire meglio, poiché davvero coinvolgenti, ma con rammarico sono state troncate proprio sul nascere.

Una domanda che continuo a pormi riguarda il protagonista: la sinossi descrive il libro come la storia di un determinato personaggio: all'interno, però, il punto di vista che viene maggiormente accolto, soprattutto nelle prime pagine, è quello di un altro, dando inizialmente l'idea che sia la sua storia e non quella dell'uomo citato dalla trama. Ciò non preclude la successiva focalizzazione su Sebastian, e sulla crescita e analisi della proprio coscienza e umanità.

Un bravo scrittore non si vede subito. Bisogna leggerlo, comprenderlo, analizzarlo. Mi ritengo abbastanza soddisfatta di questa lettura. È un genere contemporaneo, che mi affascina, e la crudezza del racconto dona al libro quel non so che di sincero. L'analisi psicologia dei personaggi segue un crescendo sempre più profondo: una storia alla ricerca di se stessi e del proprio io, ma allo stesso tempo alla riscoperta di ciò che si credeva di sapere, o che si credeva di appartenere, ma in realtà non si è mai conosciuto o posseduto. È nella casualità delle vicende che tutto ciò emerge, e conclude lasciando un lieve retrogusto di dolcezza dopo un periodo di amaro.

“Un uomo buono e corrotto” è il secondo capitolo della serie Cripple Valley; si tratta di opere auto conclusive che confluiscono in una comune casualità ovvero una cittadina.

Se volete recuperare il primo volume potete tranquillamente acquistarlo su amazon o sul sito diretto della casa editrice. 

Vi lascio il link e vi auguro una buona lettura!

https://www.amazon.it/strada-Cripple-Valley-Cristina-Bruni-ebook/dp/B0749MXPPT/ref=sr_1_1

sabato 4 giugno 2022

WASTELAND- LA TERRA DEI SOGNI PERDUTI

Cari lettori, le mie letture di giugno sono iniziate con una battuta d'arresto di cui avrei volentieri fatto a meno.

Capita a tutti, prima a poi, di imbattersi in un libro che, per quanto bello e originale possa essere, ci rallenta molto, e ci viene difficile proseguire la lettura.

Oggi voglio parlarvi di quel libro, e del perché di questo pensiero.


TRAMA

Sebastian, un musicista cinico e disincantato, rivive in sogno il ricordo di un passato in cui era giovane, pieno di speranze e d'amore. Al risveglio l'eco di quel sentimento non svanisce ma lo lascia con lo struggente desiderio di ritornare nel sogno e ritrovare lei, la donna che amava. Per farlo, però, deve varcare di nuovo la linea che separa la realtà dalla fantasia, fino a Wasteland, la terra dei sogni perduti. Spinto dalla voglia di rinascere, Sebastian affronta un viaggio nella propria mente, per approdare in un luogo dove stupore, speranza e amore sono ancora possibili. "Wasteland. La terra dei sogni perduti" è la storia di una rivoluzione interiore, un'odissea attraverso mondi fantastici e incontri eccezionali, alla ricerca del segreto della felicità e del senso della vita.

Mancavano solo pochi metri e l'avrebbe riabbracciata, eppure sentiva che erano troppi, per lui che invece avrebbe avuto la forza di aspettarla in eterno



Il worldbuilding dell'autore è sicuramente originale e accurato; la sua scelta stilistica, però, credo sia fin troppo azzardata, poiché la storia si presenta molto elaborata; il libro risulta essere scritto quasi in prosa, un testo idilliaco al quale il lettore deve prestare così tanta attenzione e concentrazione che riesce difficoltoso concentrarsi sugli avvenimenti della vicenda, tant'è che alla fine si perde il filo logico del discorso, nel tentativo di comprendere il significato di una singola frase.

Il mondo ricreato, ovvero Wasteland, è soltanto uno dei tanti mondi in cui i personaggi si ritrovano, vi è un salto temporale, e soprattutto di posizione, così repentino che si fa fatica a stargli dietro.

Per tale motivo ho scelto di interrompere la lettura. Trovo che sia una storia fantastica, ma la concentrazione e l'impegno che richiede, supera le mie possibilità momentanee.

Non è sbagliato smettere di leggere un libro che non ci piace, non è sbagliato volersi dedicare ad altro se si pensa che la lettura corrente ci stia bloccando.

Ci sono volte in cui determinati libri sono fatti per essere letti solo in determinati momenti della nostra vita. A volte, quel momento, potrebbe non arrivare mai, ma normalizziamo il fatto che non siamo obbligati a leggere tutto, e soprattutto non siamo obbligati a concludere una lettura solo per dire che “io l'ho letto”.


A voi è capitata una simile esperienza? Se si, quale ?


  Il rientro dalle ferie/vacanze è sempre la parte più difficile della fine dell'estate. La pila della vergogna di libri è lì a guardart...